Il caso di malasanità riguardava un intervento che cagionava il decesso presso l’Ospedale Gaslini di Genova di una bimba di pochi mesi per un errore chirurgico.
I genitori si rivolgevano ai nostri esperti per verificare il profilo di responsabilità medica.
La piccola A. soffriva di una malattia cistica congenita del fegato. I Saniari decidevano, quindi, di procedere all’asportazione delle cisti chirurgicamente.
L’errore chirurgico causa del decesso si configurò per una perforazione iatrogena della vena succlavia che non fu trattata tempestivamente e portò all’arresto cardiaco, coma irreversibile e morte a distanza di dieci mesi.
La perforazione della vena succlavia da catetere è un evento raro, ma non imprevedibile e imprevedibile e costituisce un danno iatrogeno chirurgico.
L’errore dei sanitari (errore chirurgico) è consistito altresì in un ritardo nell’esecuzione di una toracotomia e nel dare un punto di emostasi sulle vena succlavia. La piccola A. andava purtroppo incontro ad un danno anossico cerebrale irreversibile ed alla morte, dopo 10 mesi senza aver mai ripreso conoscenza.
I genitori a seguito dell’intervento legale hanno potuto accertare le cause della morte della bambina ed hanno ottenuto in via stragiudiziale un risarcimento di euro 495.000.
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Avv. Andrea F. Scaccabarozzi